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Uomo di
lettere e giureconsulto, probabilmente di origine veronese, fu al servizio
dei conti di Correggio per i quali comporrà l'operetta in ottave Gli onori della casa di Correggio
(Ancona 1566). Giovanissimo (1542-43), si dedicò al commento delle rime di
Vittoria Colonna, tre anni prima di conseguire la laurea in giurisprudenza a
Bologna. Dal 1546 al 1548, tornato a Correggio, partecipò alle attività
dell'Accademia fondata da Veronica Gambara e scrisse i Fondamenti del parlar thoscano (Venezia 1549) Dopo la morte della
Gambara fondò l'Accademia dei Filogariti. Dal 1554 al 1558 ricoprì numerose
cariche pubbliche (giudice e priore del Collegio dei notai, giudice supremo
delle cause civili) e ricevette diversi incarichi. In questi anni compose il Dialogo del Ballo (1554) e il trattato
Delle private Rappacificazioni
(Correggio 1555). Dopo un periodo trascorso a Roma al servizio del cardinale
Girolamo da Correggio, nel 1567, dopo tormentate vicende coniugali dai
risvolti tenebrosi, prese i voti e abbracciò lo stato ecclesiastico divenendo
inquisitore apostolico, consultore dell'inquisizione, esaminatore e giudice
sinodale, referendario della Segnatura della corte romana e infine vescovo
nella diocesi di Strangoli in Calabria nel 1579, dove morì circa tre anni più
tardi. Bibliografia: Foffano 1892: pp. 158-91.; Casati 1925-34: II, 202; Finzi 1959; LUI 1968-81: V, 514; LIE Autori 1982-91: I, 611-12; Romei 1983: XXIX, 687-90; Corso 1987: 7-21; Petrilli 1996a: 205; Nesi 1998: 334-35 |